«Molte aziende oggi usano ancora carta e penna per gestire i processi e quando parlano di efficientamento di solito si riferiscono alla delocalizzazione o alla fine di certe professioni. Il punto chiave è “aumentare” l’uomo con l’intelligenza artificiale, invece che utilizzarla per sostituirlo».
Ernesto Mininno, co-fondatore di Cyber Dyne (sì, la citazione del classico di fantascienza Terminator è voluta), una carriera come professore associato al Politecnico di Bari lasciata alle spalle per diventare imprenditore, va dritto al punto: il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nell’industria 4.0 è fondamentale, ma per avere senso deve essere focalizzato soprattutto nell’assistere in tempo reale gli addetti ai lavori quando prendono decisioni a tutti i livelli, per migliorare i processi e, a parità di infrastrutture, ottimizzare i costi.
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Si ringrazia Alessio Jacona per l’articolo